Quali sono le responsabilità penali quando si utilizza un defibrillatore?

Quando qualcuno ha bisogno del nostro aiuto, sono diverse le reazioni che ognuno di noi può avere. Ma come comportarsi nel caso di un arresto cardiaco? Usare il defibrillatore o aspettare i soccorsi? Quali rischi si corrono se si agisce? E se non si agisce?

Si sente sempre più spesso parlare di defibrillatori semiautomatici esterni: li vediamo alle fermate della metropolitana, nelle farmacie, nelle scuole e nelle associazioni sportive. Ma chi può usarli? Ci sono responsabilità penali se si agisce? Quali sono le conseguenze se non si agisce?

Cosa dice la legge

La legge 4 agosto 2021, n. 116  dispone che:

“L'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare".

Esaminando questa norma relativa alla regolamentazione dell’uso del defibrillatore risulta quindi che anche il personale non sanitario che abbia frequentato un Corso BLSD, possa utilizzare un defibrillatore in caso di arresto cardiaco.

E chi non ha frequentato il corso BLSD?

Abbiamo già visto come in caso di arresto cardiaco sia fondamentale, anzi vitale, agire il più presto possibile, poiché con il passare dei minuti aumentano i rischi di danni cerebrali permanenti e la morte della persona colpita. Ma cosa fare se in quel momento si ha un defibrillatore a disposizione ma non sia prontamente reperibile una persona abilitata e autorizzata al suo utilizzo?

La legge sopracitata specifica che "in assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco, è comunque consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti di cui al primo periodo".

A proteggere il soccorritore, come sottolinea la legge del 2021, ci pensa l'articolo 54 del codice penale: Chi agisce per salvare una persona, lo fa ovviamente in buona fede. Ad esempio, quando si effettua un buon massaggio cardiaco, può capitare che si fratturino alcune costole, ma questo lo possiamo definire un inconveniente minore mentre si sta cercando di salvare qualcuno da morte certa. L’articolo 54 del codice penale dichiara “non responsabile penalmente colui che ha commesso un fatto, essendovi costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona”.

Con il defibrillatore semiautomatico esterno l’operatore non deve fare nessuna diagnosi, dato che non sarebbe possibile dare una responsabilità medica a personale non in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione medica. A effettuare la diagnosi del ritmo defibrillabile è il defibrillatore stesso: ecco perché è uno strumento assolutamente sicuro. Come sottolineato dalla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 26/3/2003, “...l’operatore che somministra lo shock elettrico con il defibrillatore semiautomatico è responsabile non della corretta indicazione alla defibrillazione, che è decisa dall’apparecchio, ma della esecuzione di questa manovra in condizioni di sicurezza …”. Infatti la sola accortezza nell’utilizzare il defibrillatore è che nessuno tocchi il paziente durante la fase di shock: questo passaggio è sottolineato anche acusticamente dal defibrillatore stesso. Difficile sbagliare!

Ma allora, quali sono i rischi quando si utilizza un defibrillatore?

Nessuno! A ben vedere non esiste nessun rischio pratico nell’utilizzare il defibrillatore senza aver frequentato un corso BLSD, poiché le istruzioni di questo strumento sono talmente chiare e precise che nessuno potrebbe sbagliare. Ovviamente, si consiglia sempre di frequentarlo per imparare le tecniche di massaggio cardiaco, di messa in sicurezza della scena e di utilizzo del defibrillatore.
Come abbiamo visto, anche sotto il profilo penale l’operatore non rischia nulla, in quanto è un soccorritore occasionale che sta prestando soccorso ed assistenza ad una persona in pericolo di vita. Non si deve temere di creare danni derivati da manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore, poiché si è tutelati dalla legge.


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