I medici e il DAE salvano una giovane promessa del basket

Il 19 settembre Alessandro Pagani, 21enne atleta della Assigeco Casalpusterlengo, ha avuto un arresto cardiaco in campo: si è salvato grazie ai soccorsi tempestivi.

E' un sabato sera. A Manerbio (Brescia), si disputa la finale del torneo di basket Candusso – Grazioli. Improvvisamente, quella che dovrebbe essere una festa dello sport si trasforma in un dramma: Alessandro Pagani, 21enne ala della Assigeco Casalpusterlengo, si accascia sul terreno di gioco, colpito da un arresto cardiaco.

Per sua fortuna, i soccorsi sono immediati: accorrono i sanitari del basket Brescia, che aiutati da una dottoressa presente tra il pubblico, cominciano a praticare le manovre di primo soccorso e le compressioni toraciche. E fortunatamente arriva anche il defibrillatore della Società sportiva ospitante, che inizia subito a entrare in funzione. Sono momenti concitati, che sembrano non passare mai: ci vogliono 10 scariche e 20 minuti di massaggio cardiaco perché Alessandro, finalmente, riprenda a respirare.

Un lento miglioramento

Scongiurato il pericolo di morte, il giovane atleta è subito intubato e portato d'urgenza in ambulanza all'Ospedale di Manerbio, dove i medici lo ricoverano in rianimazione, inducendo per prudenza il coma farmacologico. Le tre tac al quale è sottoposto (encefalo, toracica e angiotac) fortunatamente danno esito negativo.

Dopo questa notte drammatica la situazione lentamente migliora e, nel giro di qualche giorno, Alessandro riprende a respirare autonomamente, riconosce i familiari, inizia a parlare. Ora è stato trasferito a Milano, per proseguire le cure in una clinica specializzata in malattie cardiovascolari, dove i medici stanno effettuando ulteriori accertamenti per cercare di stabilire con esattezza le cause di un evento che avrebbe potuto avere conseguenze irreparabili.

Una conferma

La vicenda di Alessandro conferma che, anche per i giovani atleti, il pericolo di un arresto cardiaco è purtroppo sempre in agguato. In questi casi è di fondamentale importanza un intervento tempestivo: è fuori di dubbio che Alessandro deve la vita al massaggio cardiaco effettuato dai medici e all'immediato utilizzo del defibrillatore. Ed è evidente, una volta di più, il motivo per cui ogni impianto sportivo deve disporre di un defibrillatore.

Ora Alessandro è alle prese con un lento periodo di ripresa. Nel fargli i nostri migliori auguri per una completa guarigione, non possiamo che unirci all'incitamento di Danilo Gallinari, il campione che gioca in NBA e nella nazionale italiana, che ha scritto ad Alessandro questo tweet: "Forza Alessandro sei sempre stato un guerriero devi combattere anche adesso...non mollare!"


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