Malattie cardiovascolari, se il cuore non funziona al 100%

Le malattie cardiovascolari sono una serie di patologie che colpiscono il sistema cardiocircolatorio, composto da cuore e relativi vasi sanguigni.

Malattie cardiovascolari, prima causa di morte in Italia

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morbosità, invalidità e mortalità in Italia, essendo responsabili del 35,8% di tutti i decessi (32,5% negli uomini e 38,8% nelle donne). In particolare, secondo i dati Istat 2017, la cardiopatia ischemica è responsabile del 10,4% di tutte le morti (11,3% negli uomini e 9,6% nelle donne), mentre gli accidenti cerebrovascolari del 9,2% (7,6% nei maschi e 10,7% nelle femmine).

Aritmie cardiache

L’aritmia cardiaca è un’alterazione del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca, per la quale il battito cardiaco risulta irregolare. Il cuore può battere troppo velocemente (tachicardia) o troppo lentamente (bradicardia) o con assoluta irregolarità (per es. fibrillazione atriale) rispetto alla velocità media normale.

Ictus

É un deficit neurologico che insorge improvvisamente a seguito di un difetto della circolazione cerebrale. Quando per una qualsiasi ragione il flusso di sangue diretto ad un'area del cervello si riduce e si interrompe le cellule nervose non ricevono più ossigeno e vanno incontro a sofferenza, perdendo in parte o completamente le loro funzioni. 

Si differenziano due tipi di ictus: 

Infarto del miocardio

L’infarto del miocardio è la morte di una parte del muscolo cardiaco a seguito dell’ostruzione di una delle coronarie, arterie deputate alla sua irrorazione.

L’infarto del miocardio può manifestarsi a riposo, dopo un’emozione intensa, durante uno sforzo fisico rilevante o quando lo sforzo è già terminato e si può manifestare con diversi sintomi tipici.

Ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa è una condizione costante e non occasionale caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie, che è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue. L'ipertensione è una tra le malattie più diffuse nei Paesi industrializzati e interessa infatti circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi e, nelle donne, è più frequente dopo la menopausa.

Anche se l’ipertensione arteriosa non è una malattia, rappresenta un fattore di rischio per altre malattie cardiovascolari come ictus, infarto del miocardio, aneurismi, angina pectoris. Per questo, è importante individuarla e curarla: per prevenire i danni che essa può provocare.

Malattia delle valvole cardiache

Le malattie delle valvole cardiache (valvulopatie) sono in grado di compromettere il normale funzionamento dell'intero organo cardiaco. Possono essere congenite (presenti dalla nascita), o acquisite (si sviluppano nel corso della vita)

Possiamo distinguere due tipi di valvulopatie, che spesso possono coesistere nella stessa valvola:

Pericardite

La pericardite è un'infiammazione del pericardio, la struttura che avvolge e protegge il cuore ed è formato da due membrane separate da un sottile strato di liquido. In sua presenza, le membrane si infiammano e può aversi un aumento di liquido, che in alcuni casi può comprimere il cuore. La pericardite può essere acuta e svilupparsi rapidamente, oppure cronica e durare più di 6 mesi.

Scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco è una condizione caratterizzata dall’incapacità del cuore di pompare normalmente e garantire il corretto apporto di sangue a tutto l’organismo. 

Complice l'allungamento della vita media nel nostro Paese, lo scompenso cardiaco in Italia interessa circa il 2% della popolazione, ma aumenta con l’aumentare dell’età, diventando progressivamente più frequente nel sesso femminile e arrivando al 15% in entrambi i sessi nelle persone dagli 85 anni in su.

Trombosi venosa profonda

La trombosi venosa profonda è la formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda del corpo, dove blocca parzialmente o completamente il flusso del sangue, causando la cosiddetta embolia polmonare.

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare una trombosi venosa profonda, incluso stare seduti a lungo (ad esempio durante un viaggio aereo o in macchina), riposo a letto a lungo termine, malattie ereditarie che compromettono la corretta coagulazione del sangue, traumi o interventi chirurgici, sovrappeso e obesità, fumo, gravidanza, assunzione della pillola anticoncezionale o la sostituzione ormonale.


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