Diffondiamo la cultura dell'emergenza

Il 27 giugno, 240 partecipanti hanno seguito in diretta il nostro Webinair, dedicato a come creare un programma di defibrillazione precoce in impianti sportivi e centri fitness. Ecco che cosa ha raccontato la Dottoressa Daniela Aschieri, Responsabile Cardiologia Territoriale dell' Ospedale Civile di Piacenza.

COS'È L'ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO

La Dottoressa Aschieri ha iniziato spiegando che l'arresto cardiaco è un'aritmia potenzialmente mortale, causata dalla fibrillazione ventricolare, che si manifesta quando il cuore perde la sua capacità di contrarsi.

Le persone muoiono perché non viene effettuato un intervento tempestivo con l'unico gesto efficace: la defibrillazione precoce.

L'ARRESTO CARDIACO NELLO SPORT: LE DIMENSIONI DEL FENOMENO

La Dottoressa Aschieri ha poi citato alcuni dati generali, davvero impressionanti:

Restando in Italia, nel mondo dello sport, si scopre che:

Gli uomini sono 5-10 volte più a rischio delle donne. Lo sport più a rischio è il calcio, perché è molto praticato e richiede al cuore notevoli sollecitazioni.

PER COMPLETARE IL QUADRO

COME CREARE UN AMBIENTE CARDIOPROTETTO IN IMPIANTI SPORTIVI E FITNESS CENTER

Occorre semplificare al massimo l'organizzazione e la procedura, sapendo che, per il soccorso, ci sono 3 fasi fondamentali da seguire. In sintesi, bisogna assolutamente sapere:

1.QUANDO applicare il defibrillatore. Il DAE va applicato tutte le volte che una persona cade a terra e perde i sensi. Non ci si deve preoccupare di fare la diagnosi prima di intervenire: la diagnosi la fa il DAE.

2.DOVE collocare il defibrillatore. Il DAE deve essere ben collocato e ben indicato, con una cartellonistica adeguata. Quindi NON deve essere dentro a un armadio e NON deve essere dentro una stanza chiusa.

3.COME applicare il defibrillatore. Si deve chiamare subito il 118 e poi compiere tre semplici passaggi in successione: a) applicare gli elettrodi alla persona svenuta; b) attendere le indicazioni del defibrillatore; c) erogare lo shock elettrico.

I MIGLIORAMENTI DEL TASSO DI SOPRAVVIVENZA DELLE VITTIME NEL MONDO SPORTIVO

Attualmente il territorio di Piacenza ha 95 impianti sportivi cardioprotetti. Negli ultimi 15 anni, all'interno degli impianti o nelle aree dove si pratica sport, si sono verificati 18 arresti cardiaci.

I dati parlano da soli:

Nello stesso giorno in cui è morto il calciatore Morosini (14 aprile 2012), a Piacenza un amatore che giocava a calcetto, colpito da arresto cardiaco, è stato salvato grazie al defibrillatore presente nell'impianto sportivo.

ANCHE NELLO SPORT LA DEFIBRILLAZIONE È UN PROBLEMA CULTURALE

Troppo spesso avviene che molti DAE in luoghi pubblici non sono utilizzati prima dell'arrivo dell'ambulanza: occorre cambiare mentalità, pianificare un programma di sensibilizzazione e controllare periodicamente lo stato di funzionamento dei defibrillatori presenti negli impianti.

In definitiva, l'arresto cardiaco nello sport si combatte pianificando un sistema di emergenza improntato sulla diffusione di una cultura nell'utilizzo del defibrillatore.

Questo articolo è una sintesi di quanto ha spiegato la Dottoressa Aschieri. Il video completo è visibile di seguito.


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