I primi 5 minuti sono decisivi

In questo filmato, il Cardiologo Antonio Destro mostra come si fa il massaggio cardiaco e come si utilizza il defibrillatore.

5 minuti. Ne bastano solo 5 (o poco più) per guardare questo filmato. E sono sempre 5 i minuti decisivi per salvare il paziente a partire da quando avviene l'arresto cardiaco.

Lo spiega bene il Dottor Antonio Destro in questo video, realizzato da ASCOR (Associazione Sostenitori della Cardiologia Riminese) lo scorso 27 settembre a Rimini, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore.

Perché i primi 5 minuti sono così importanti?

Il Dottor Destro li definisce “i 5 minuti d'oro”, quelli cioè dove si decide la sopravvivenza del paziente. Il concetto è semplice: prima si interviene e meglio è. Ma come si deve procedere?

  1. Ci vuole qualcuno che si accorga subito di quanto è avvenuto e che sappia dare l'allarme.
  2. Bisogna iniziare subito sul posto il massaggio cardiaco e far chiamare il 118.
  3. Se poi sul posto c'è il defibrillatore e si riesce a “dare la scossa” prima che arrivi l'ambulanza, le possibilità di sopravvivenza del paziente aumentano anche del 40%. E' un dato certo, confermato dalle esperienze raccolte in tutto il mondo.

Altre informazioni interessanti

Ti consigliamo di guardare il filmato, perché è ricco di informazioni utili. Tra le considerazioni più rilevanti espresse dal Dottor Destro ti segnaliamo:

#La cultura del soccorso
Bisogna diffonderla il più possibile. La gente deve pretendere che nel luogo dove fa vacanza o pratica sport ci siano delle persone che sappiano come muoversi in caso di emergenza.

#La presenza del defibrillatore
Il defibrillatore deve essere già disponibile sul posto. Non possiamo accettare che ci siano aerei, treni a lunga percorrenza, discoteche sprovvisti di defibrillatori. E non si può realisticamente pensare che, in caso di emergenza, un defibrillatore possa arrivare sempre in 5 minuti.

#La formazione degli insegnanti
La cultura del soccorso deve entrare nel sistema curriculare degli insegnanti, in modo da formarli a renderli istruttori nelle loro scuole. Ben venga quindi il recente decreto sulla “Buona Scuola” che lo prevede. Occorre creare l'opportunità di un avanzamento culturale, altrimenti il defibrillatore, quando servirà, non sarà utilizzato. O sarà inutilizzabile.

#Il servizio di assistenza
Come si sceglie un defibrillatore? Secondo il parere del Dottor Destro, meglio puntare su una marca eccellente provvista di un servizio di assistenza territoriale noto e preciso.

Un'ultima segnalazione. Nel territorio comunale di Rimini sono disponibili per la cittadinanza 61 defibrillatori, ed è consultabile la mappa dei 16 presenti nel centro storico della città. Un esempio di cultura della cardioprotezione da seguire e da diffondere il più possibile.


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