Il giovane è stato colto da malore sulle sponde del lago, salvato dall’intervento dei volontari del soccorso alpino accorsi con il defibrillatore dalla vicina sede operativa.
Un improvviso e grave malore subito dopo aver fatto il bagno nel lago. Il ragazzo si trovava sulla riva del lago quando è stato colpito da un sospetto arresto cardiocircolatorio che ha reso necessario l'immediato intervento del personale di soccorso.
I primi a intervenire sul posto sono stati i soccorritori del Soccorso alpino che hanno rianimato il giovane utilizzando il defibrillatore. Sono poi accorsi anche i sanitari del 118, che hanno proseguito le manovre rianimatorie consentendo al 26enne di riprendere conoscenza. Il giovane è stato poi trasferito in ospedale ed è ricoverato sotto stretta osservazione.
Si può sopravvivere a un arresto cardiaco solo con la somministrazione di uno shock con un defibrillatore. Il tempo per intervenire è pochissimo: le percentuali di sopravvivenza infatti diminuiscono del 7-10% al minuto se non si interviene con il defibrillatore. Di conseguenza, se una persona colpita da arresto cardiaco non è defibrillata entro 10 minuti, le sue possibilità di sopravvivenza sono meno del 2%. Se il cuore non riparte entro i primi 5 minuti, il paziente può ricevere danni cerebrali irreversibili.