Come comportarsi in caso di arresto cardiaco su una persona con sospetto o accertato coronavirus?
In questi giorni le società scientifiche si stanno adoperando per fornire ai professionisti quante più evidenze possibili per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Tra queste, segnaliamo le raccomandazioni fornite dall’Italian Resuscitation Council (IRC) per quanto riguarda la rianimazione cardiopolmonare in caso sospetto o accertato di coronavirus.
Ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare, in particolare su una persona sconosciuta, esiste un certo rischio di infezione, specialmente nel momento in cui si valuta il respiro e si eseguono le ventilazioni di soccorso.
Ma in questo periodo di emergenza per il coronavirus come soccorrere prontamente una persona in arresto cardiaco(per sottrarla a morte certa), con un'attenzione in più all'autoprotezione? Prima di salvare una vita e praticare il massaggio cardiaco è essenziale avere un occhio di riguardo per proteggere i soccorritori da potenziali pericoli ed evitare ogni possibile contagio da coronavirus.
In caso di un adulto in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione da coronavirus, IRC raccomanda di eseguire la rianimazione cardiopolmonare con le sole compressioni toraciche e l'uso del defibrillatore. Potrai seguire questo procedimento:
Se il soccorritore ha a disposizione guanti di protezione e mascherina, si raccomanda di indossarli. Al termine della RCP, tutti i soccorritori devono lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool.
IRC raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile. Si raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti.