Arresto Cardiaco o Infarto: Quali sono le Differenze?

C’è molta confusione su cosa siano effettivamente un infarto (o attacco di cuore) e un arresto cardiaco. I due termini sono spesso usati in modo intercambiabile dalle persone, anche se dal punto di vista medico si riferiscono a situazioni diverse.

Cos’è un Infarto, Quali Sono i Sintomi e Cosa Fare

Un infarto (o attacco di cuore) si riferisce alla necrosi - quindi alla morte - del tessuto muscolare cardiaco a causa di un'insufficiente apporto di ossigeno alle cellule.

I segnali dell'infarto possono comparire all'improvviso oppure, più comunemente, in maniera piuttosto blanda e sfumata nelle ore, o anche nei giorni, immediatamente precedenti.

I sintomi più comuni di un infarto includono:

Nelle donne i sintomi dell'infarto possono essere meno evidenti o addirittura diversi rispetto a quelli accusati dagli uomini. Oltre ai sintomi appena citati, una donna colpita da infarto può accusare dolori addominali o bruciore retrosternale.

Nel caso si presentino i sintomi tipici dell'infarto è fondamentale allertare al più presto i soccorsi sanitari. Il trattamento precoce è fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza; perdere tempo può aggravare il danno o addirittura portare ad arresto cardiaco.

Cos’è un Arresto Cardiaco e Cosa Fare

L'arresto cardiaco è una situazione di emergenza estremamente grave che provoca un’improvvisa e repentina cessazione dell'attività di pompa del cuore. I tessuti corporei e cerebrali non sono più perfusi da sangue ed ossigeno, e questo provoca in pochi secondi una perdita di coscienza e delle capacità respiratorie (assenza, anche parziale, di respiro).

L’alterazione del ritmo cardiaco (o aritmia) è improvvisa e se non si interviene nel giro di pochissimi minuti provoca danni cerebrali permanenti e la morte. Se invece l’arresto cardiaco viene riconosciuto precocemente, si può intervenire mediante rianimazione cardiopolmonare (RCP) e defibrillazione utilizzando un defibrillatore. La sopravvivenza può raggiungere il 90% se lo shock viene somministrato entro i primi due minuti dopo un arresto cardiaco e si riduce del 10% per ogni minuto che passa senza la defibrillazione.

Secondo uno studio statistico, in Italia l'arresto cardiaco ha un'incidenza annuale pari a un caso ogni 1.000 abitanti e una mortalità elevata (il tasso di sopravvivenza, in assenza di qualsiasi trattamento terapeutico, è del 2%).

I Fattori di Rischio per il Cuore e i Consigli

I principali fattori che mettono a repentaglio la salute delle arterie includono:

L'American Heart Association (AHA) raccomanda di seguire questi 7 semplici consigli per una salute cardiaca più sana.


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